In questa versione di Passerina (prima in assoluto!) ci sono due elementi decisivi che la distinguono dalla sorella minore vinificata in modo classico, si tratta di una macerazione sulle bucce di circa 35 giorni ed un inquadramento nella totalità produttiva applicando i criteri della biodinamica.
Questi due aspetti di vitale importanza hanno rivoluzionato le aspettative di questa cultivar di maturazione tardiva rendendola alquanto interessante dal punta di vista agronomico/enologico.
Il vino si presenta con una leggera sfumatura rosa (frutto del contatto prolungato sulle bucce), e una delicata astringenza al palato la quale si poggia egregiamente sulla sua solida struttura con la freschezza fa da padrona.
C’è la profondità marina e salmastra, un soffio di rosa fresca e melograno appena colto, non mancano le note di muschio e grafite ma soprattutto emerge una forte personalità che trae le sue origini da un terroir unico dove il vitigno esprime il meglio di sé.